Il sito archeologico di Kameiros, il secondo scavo più importante dell’isola che ha portato alla luce la terza per importanza delle antiche città dell’isola, dopo Ialyssos e Lindos, si trova lungo la costa occidentale di Rodi vicino al promontorio di Agios Minas, a 50 chilometri dal capoluogo.
Gli scavi archeologici hanno permesso di individuare i resti di un’antica necropoli micenea vicino al luogo dove nel V secolo a. C. i Dori avrebbero fondato questa potente città.
L’area è stata devastata da due grandi terremoti, il primo nel 226 a. C., lo stesso responsabile della distruzione del Colosso di Rodi, e il secondo nel 142 d. C..
All’interno dell’area archeologica si possono osservare alcuni resti degli edifici come le rovine di una parte dell’Agorà, un santuario, una serie di eleganti colonne doriche, i resti di abitazioni e una Stoa.
Kameiros fu costruita su tre livelli della collina: sulla cima della collina si trovava l’Acropoli con il tempio della dea Atena Kameiras e la Stoa, sulla terrazza centrale fu eretto l’insediamento principale dove si trovavano le residenze poste su vie parallele mentre alla base del promontorio si trovavano il tempio dorico dedicato ad Apollo e l’Agorà.
Spesso paragonata a Pompei anche se non cadde in declino a causa di un disastro naturale, la città di Kameiros è stata abbandonata progressivamente per raggiungere la città di Rodi. Dal sito si possono osservare i lineamenti dell’isola di Halki e di altri isolotti a largo di Rodi.